Pagina:Opere scelte di Ugo Foscolo I.djvu/55

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natore e congiunto di Leonardo, generalissimo nelle ultime guerre di Candia, sono nati e morti nelle isole. A genealogie sì fatte, delle quali non ho mai invanito, mi tocca oggi ricorrere, ed acquistarmi forse nome di vanaglorioso, da che pare che la mia fede di battesimo al Zante non basterebbe, e il fiat d’un colonnelluccio basterebbe a impedirmi di approdarvi.»

Non nato nè come un fungocaduto dal mondo della luna, egli non poteva che gloriarsi della sua origine assai più illustre di quello che voi lo supponiate, e che vi vada forse a genio. Modesto per natura non parlava volentieri e senza bisogno di alcuna circostanza della sua vita che sentisse di vanto o di millanteria.

Ma anche qui, accennando gli avuti duelli, trovate eccesso di modestia, esuberanza d’amor proprio, che gli faceva credere che i suoi trofei fossero già tanto palesi da non meritare ulteriore menzione. — Non ci ha merito nè vantaggio per l’uomo di lettere, forse in nessuna parte del mondo, il nascere da una o da un’altra famiglia. Gli uomini giudiziosi non apprezzano che il valore intrinseco della mente elevata, non ammirano ne’ loro simili che il genio creatore e fecondo: ma perchè figurare una verità di fatto?