Pagina:Opere scelte di Ugo Foscolo I.djvu/65

Da Wikisource.
28

imprudenza mi distoglieano di tanto, che io mi confesso più devoto che avventurato loro cultore. Bensì reputai sempre che le lettere siano annesse a tutto l’umano sapere come le forme alla materia, e considerando quanto siasi trascurata o conseguita la loro applicazione, m’avvidi che se difficile è l’acquistarle, difficilissimo è il farle fruttare utilmente. Sciagura comune a tanti altri beni e prerogative di cui la natura dotò la vita dell’uomo per consolarla della brevità, dell’inquietudine e della fatale inimicizia reciproca della nostra specie; beni e prerogative che spesso si veggono posseduti, benchè raro assai, da chi sappia o valersene o non abusarne. Gli annali letterari e le scuole contemporanee ci porgono documenti di città e di uomini doviziosi d’ogni materia atta a giovevoli e nobili istituzioni di scienze e di lettere, ma sì poveri dell’arte di usarne, che o le lasciano immiserire con timida ed infeconda avarizia, o le profondono con disordinata prodigalità. Onde, opportuno a tutte le discipline e necessario alle letterarie credo il divisamento di parlare dinanzi a voi, Reggente magnifico, Professori egregi e benemeriti delle scienze, ingenui giovani che confortate di speranze questa patria, la quale ad onta delle avverse fortune, fu sempre nu-