Pagina:Opere scelte di Ugo Foscolo I.djvu/69

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IV. Ogni uomo sa che la parola è mezzo di rappresentare il pensiero; ma pochi si accorgono che la progressione, l’abbondanza e l’economia del pensiero sono effetti della parola. E questa facoltà di articolare la voce applicandone i suoni agli oggetti, è ingenita in noi, e contemporanea alla formazione dei sensi esterni e delle potenze mentali, e quindi anteriore alle idee acquistate da’ sensi e raccolte dalla mente; onde quanto più i sensi s’invigoriscono alle impressioni, e le interne potenze si esercitano a concepire, tanto gli organi della parola si vanno più distintamente snodando. Che le passioni e le immagini nate dal sentire e dal concepire o si rimarrebbero tutte indistinte e tumultuanti, mancando di segni che nell’assenza degli oggetti reali le rappresentassero, o svanirebbero in gran parte per lasciar vive soltanto le pochissime idee connesse all’istinto della propria conservazione, ed accennabili appena dall’azione o dalla voce inarticolata. Il che si osserva negli uomini muti, i quali non conseguono nè ricchezza, nè ordine di pensieri che non siano richiesti dalle supreme necessità della vita, se non quando ai segni della parola articolata riescano a supplire coi segni della parola scritta. E un segno