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POSTILLE


Guittone. Benchè, da cento e più anni innanzi, fosse stato preceduto da molti rimatori, fu il primo forse che abbia dato migliore forma alle rime. In questo suo sonetto non trovo parola che oggi non s’usi. La lingua italiana, con unico esempio nella storia degl’Idiomi, conserva freschi per seicent’anni quasi tutti i suoi vocaboli e modi di dire. Le voci moderne l’hanno poco o molto raffardellata; ma la sua schietta e nativa ricchezza sta tuttavia nelle antiche. — giunto, come leggesi nel penultimo verso, si dice anche oggi ed elegantemente in poesia, in vece di aggiunto.

Cavalcanti. Fiorentino; fu d’alto animo, e d’acuto ingegno; fu prode in armi; amatore disinteressato della sua patria; lodato dopo la sua morte da tutti gli storici, se non che lo accusano tutti d’indole troppo altera e sdegnosa. E doveva pur essere dotato di predominante carattere; da che Dante che pur era nato alterissimo fra mortali, confessa che Guido, benché gli fosse amico consideratissimo, gl’imponeva rispetto. Amò una giovane Tolosana; e morì in esilio quindici o vent’anni prima di Dante. Vedendosi imminente la morte, poco innanzi di chiudere gli occhi, ne diede avviso alla sua donna con que’ versi malinconici: