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224 il conte di carmagnola

Un’alma che sospira i dì sereni,
Ma che nulla può far per conquistarli.
Tu il puoi per esse; e lo vorrai. Non dire
Che il tuo destin ti porta; allor che il forte
Ha detto: io voglio, ei sente esser più assai
Signor di sè che non pensava in prima.

il conte.


Tu hai ragione. Il ciel si prende al certo
Qualche cura di me, poichè m’ha dato
Un tale amico. Ascolta; il buon successo
Potrà, spero, placar chi mi disama:
Tutto in letizia finirà. Tu intanto
Se cosa odi di me che ti dispiaccia,
L’indole mia ne incolpa, un improvviso
Impeto primo, non mai l’obblio
Di tue parole.

marco.


                         Or la mia gioia è intera.
Va, vinci, e torna. Oh come atteso e caro
Terrà quel messo che la gloria tua
Con la salute della patria annunzi!



fine dell’atto primo.