Pagina:Ordini di cavalcare (1571).djvu/113

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QUARTO. 97

fermato di sotto il cuoio della testiera, & così o di giorno, o di notte caminandp prenderà vento, per il che non solo voltandosi, & ruotando continuamente con molta velocità avanti gli occhi suoi, si farà egli il più delle volte assai sicuro, ma anco per quella bianchezza, che tiene il ventarello, quando ruota, la vista non haverà forse più da dubitar di quell’ombre, che per la sua fiacchezza avã an an ti se gli figuravano .Questo ventarello da molti si dimanda molinello, il quale sogliono portare i fanciulli correndo all’incontro dell'aere .Nõ on on dimeno vi avvertisco che alla maggior parte de’ Cavalli giova mirabilmen en te, & in alcuni altri radi suole piu presto, dapoi che gli se toglie, crescergli il timore. & non perciò ho voluto tacerlo; ma ben vi dico, come voi vi accorgerete di questa qualità di Cavalli, che in niun modo vogliate usar più tale artificio, ma userete gli altri ordini, coi quali si farà l'effetto, come avanti largamente vi ho ragionato.

Ancora quando si usa questo ventarello, si potrà fare non solo bianco in color della carta, ma si potrebbe tingere giallo, verde, rosso, azurro, negro, & di quella maniera che vi parerà più atto in assicurarlo.

[Che si come al Cavalier giova il giuoco della palla, & il volteggiare, cosi giova al cavallo la capriola.]Al Cavaliero, benche non gli sia di necessità il giuoco della palla, & anco il saper volteggiare, nondimeno gli giuva molto, non solo per dargli ornamento, ma per farlo abile, & più destro a quelle cose, che poscia cõ on on vengono all'arme . così dirò del Cavallo, che quantunque non gli bisogni il far della capriola, che vada ondeggiante, & con aggropparsi da groppo in groppo, & leggiero di mani, & di piedi, avanti, & dietro; non perciò si può negare, che egli non faccia un bel vedere, & che poi non venga con più attitudine alle altre virtu necessarie. per tanto mi è paruto ben conveniente dirvi il modo, che se gli ha da mostrare se volete la capriola.

[Modo d’insegnargli la capriola.]Quando il Cavallo saprà far le posate, & lo haverete anco alleggerito di dietro, cosi come l’uno & l’altro vi ho detto, per alcuni giorni andrete di trotto sopra il pendino, che sia lungo, & fra i primi due terreni vi fermerete, facendogli fare due posate, & tantosto dapoi si vuole aiutare col truscio delle labra a fargli far di trotto due passi avanti da tre palmi, et all’ultimo passo l'aiuterete alle simili due posate, come da prima, & seguirete parimente con quei passi di trotto, & al fin di essi con l’altre posate, & vi fermerete: tal che dapoi, com’egli inten en de bene, ogni fiata che va a parare appresso, in cambio di quei passi di trotto fara, sospendendosi di dietro, due groppi, giusti, et eguali, con un bel tempo, rilevandosi con le posate avanti: onde dapoi da palmo a palmo andera di schiena, con quel groppeggiar pallottando, & con le braccia piegate, & giuste. & in questa maniera sempre che vorrete, vi sara la capriola. et se allora volete aiutarlo, in ogni groppo vi porgerà un paio di calci, & con facilita, & ordine grande appena arrivera in terra, che si levera in alto. & si vuole avvertire non uscir mai dal tempo, & dalla misura, & come dal principio, così nel fine, andar continuamente eguale & giusto.