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108 LIBRO

al cadere, talche ogni picciola pietra lo potrebbe offendere, perche non può mirare il terreno, & dove egli pone i piedi; ma quando porta il mustaccio di sotto, & va a ferir con la fronte, non andera alla cieca, ma sempre al correre, et in ogni atto mirera bene tutto quel che fara. Quando egli porta il mostaccio di fuora, urtando con esso, per essere non solo la più debile forse che egli tiene, ma luogo dove più teme le botte, oltra che l’incontro sarebbe di poca forza, facilmente per tal percossa si potrebbe naturalmen en te riversare; ma quando egli urta con la fronte, & col mostaccio di sotto, per essere la più forte parte che gli ha concessa la natura, dara la botta gagliarda, che senza pericolo di caduta mandera per terra qualunque cosa se gli oppone avanti. Quando egli porta il mostaccio di fuora, per ogni minimo sdegno si potra inarborare, & impennarsi, il che non potra fare s’egli il tiene di sotto, & va a ferire con la fronte. Quando egli porta il mostaccio di fuora, se alla carriera cade, non potra aiutarsi; & se per troppo natural sua forza, o leggerezza pur si prevale, il fara non senza difficoltà grande. Ma su egli il tiene disiotto, & va a ferir con la fronte, non cadera mai; nondimeno intervenendogli tal disastro, per qualche giusto impedimento che gli occorrese, benche fosse debole, & di poca sostanza, la caduta non sarebbe così mortale, & gagliardamente si prenderebbe. Quando egli porta il mostaccio di fuora, non si potra mai fermare, et aggiustar totalmente, ne di bocca, ne di collo, ne di testa. ma s’egli il tiene di sotto, & va a ferire di fronte, non solo andrà fermo di bocca, ma con mirabile misura tenera il collo duro, & giusta, & come fabricata la testa, non movendola mai dal suo luogo, & con un soaue appoggio apparentera di sorte la briglia con la bocca, masticadola sempre, che parerà che miracolosamente vi sia nata: & quanto più se gli da travaglio, tanto maggiormente si confermerà nella sua virtu; & sia o di buona, o di mala qualita, che egli sempre in cotal modo mostrerà valore, & in ogni tempo sara giudicato perfetto.

[In tre modi si ha a portar la man della briglia, e gli effetti loro.]Ora vi dirò, che la man della briglia s’ha a portare in un di questi tre modi.

Il primo modo si è di tenerla bassa, vicino al garrese, di sopra il fregio della coverta.

L’altro è poco più di sopra verso il mezo dell’arcione.

Il terzo modo farà tener la man più alta nell’orlo dell’arcione, & rade volte poco più elevata.

Il primo è per correggere. Il secondo per mantenerlo. Il terzo sarà quando si ha da oprar, & da mostrarsi. Nondimeno si vuol considerare la qualità de Cavalli: che se alcũ un un di lor fosse mal’agevole a venir di sotto, bisognerebbe usare il primo modo: ma s’in ciò fosse facile, sintato che sarà ben’assueto in quella virtu, si userà il secondo modo, & dapoi il terzo: il qual terzo modo ancor conviene a Cavallo naturalmente ombriano, overo inclinato a portar la testa nel suo conveniente liogo. così ancora quando egli farà totalmente fermo, & assicura-