Pagina:Ordini di cavalcare (1571).djvu/243

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strinsichera; estendo soecialmente proprietà, e natura del suco nln sull di riml-nere} e di uietare il conclrsu degli humori; ma di confortare} e disurtisicare il membro trauagliato da questo morbl, dissaccandl le humidita, preparate al siasi so. Ma , per ultimo rimedio di cotal morbo, taglisi al trauersio il cuoio della spai. la offesa in cinque parti, passando un ceno della coda del caualll da bassa in sufo in quella piaga, la qual medicherai per dieci giorni l’m si, e l’un nò con unguento composto di Butiro di uacca, lnc.^.Dialtea, onc.<\. Oglio dilauro, lnc. 4. Oglio Tlsatl, lnc.^.Oglil clmmuneilnc .6.bolliti insieme,

De PoImoncellijGarreiì, Spallacci, & c.

So n trai or diuersi questi morbi non per l’origine} ma per lo sito loro . E lo sipaUaccil quella callosità} che tra la carne, e l’lssu nello stremo della sipalla} o da’ lati suoi, nassa da pressava di basto, 0 sulla, o dall'aggrauar piu l’un lato, che V altro} lper leuar lasulla al caualll , quandl è sudato, oper essar detta sulla uecchia, uacua, e non buona. Et acciò che si sutte imprejsilni , soinie fuori da calorsuuerchil per moto, s’annullal, & l’humidita clnltta in quel luogo non corrompa le parti inoffese, ui si rimedierà con mollissicatiuo, composto di Maluauiseo, Caulii pesti, Sugna uecchiapefla}Brancorsina, Herba di muro. Clt te, e ben peste insieme le dette cose le porrai siopra il male .E dopo ciò taglierai, e purgherai quel ueleno, e leuerai quella carne guasta con la Soricariapoluerizac la. indi medicherai con unguento, fatto di Sugna liquefatta} lib.1.Oglio com-muncstib.i.Cerabiaca, Tremetina}onc.3 .Verderame.lnc. 1 .eun terze Col iter derame ancoragli Spallacci}e Polmoncelliguarrifclnl, percwch’ei rode la cat-tiua carne, e la buona genera. Generasi per le cagionistessa il Garrese sopra il capo ceno, & medicasi col molisicatino, hauendo prima adlprato qu Alo che di sepra s’è detto, cioè preparate le materie al male. Et, percilche il luogo ose suso dal G arrese , e uicino a mussali, e nerui, parmi, che si debba non col serro„ ma col suco aprirlo, & cosi nonsulsi ouuierà al morbo, masi distecherrannl le materie iui ac colte, e si consurtera, e renderà forte il membro.pcrcicche ha dim 0 stro l’issienenza, che, se’l neruo non è danneggiato }si risiana di breue. Et , se ha sentito danno, nlnguarrisice in minore fpatil da dieci mese.Et auucrtirai a non le; uar troppo cuoio, & a far che se purghi la malignità senza doglia, dardo suo-co, quando ilganefe intacchi, oue si deepene il laccio , pcr diseacciarr.e quel che uè di maligno . Et medicherai l’animale dopo il nono di con unguento uer-de; ptr cioche seno al dì nono il foco è in augumento.e perciò dopl questo tempo giluerai piu alla piaga} fe ui porrai sepra calce u ergine plluerata, lauandl cln l'lrina, e lissiul forte essa piaga: conciosia che clsi facendo ridurrai a falate l'osi-su, come che sussa tocco.

Del