Pagina:Ordini di cavalcare (1571).djvu/39

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PRIMO 23

gl termine di fermarlo, soccorrendo di voce, gli sarete siare una posata, et al far della seconda, in quell’essere che si lieva, prenderete con lo aiuto della lingua la volta da man destra, senza fargli torcere il collo, aiutandolo maestrevolmente con la cavezzana, o con le false redine, & le redine giuste, & a tempo gli farete conoscere il soccorso degli sproni, o della polpa della gamba, & della bacchetta, o l’uno, o l’altro, o giunti insieme quando accade, piu, & meno secondo il sentimento ch’egli tiene, & seccondo che più diffusamente appresto vi farò chiaro. Et siate che la volta sia giusta, movendo egli primieramente le spalle, et le braccia dinanzi, & non la groppa, et le gambe di dietro; & senza pausa tornate per la medesima pista fin al luogo donde partiste, & ivi similmente pur con con l’ordine c’ho detto farete far una posata, et al far della seconda prenderete l’altra volta da man sinistra, & tra lo andare, & il ritornare siano da dodici repoloni di trotto, & così gli arderete tessendo: & questo maneggio si dimanda di mezo tempo.

Et benche ora vi habbia detto, che il Cavallo si vuol voltar dinanzi, & non con la groppa, & le gambe di dietro; nondimeno vi fo certo, che come egli intende la volta girando le spalle, & le braccia, in quel tempo in qualunque sorte si maneggia, nel far delle posate avanti, falcando moverà le gambe, & le alzarà un poco, di tal garbo accommodate alla volta, che sempre la seguirà giusta, & maravigliosia, & con un bell’aere, & gentil’ordine, come in essa veramente si richiede.

Avvertite, che dapoi ogni fiata che di trotto siete quasi giunto al termine della posata, non bisognerà sollecitarlo in essa, ma lo tenerete con la man forma, & dritta, senza voltarla da niun lato; & in quel medesimo tempo sarete solo quel motivo, & aiuto di lingua, ch’egli tanto sta falcando, con alzarsi un poco avanti, si accommoderà, pigliandosi appresso di bella maniera da se stesse la volta stretta, & ferma, & giusta, & non troppo elevata, ponendosi la testa dove haveva la groppa: & con tal ordine seguendo, egli facilmente si maneggierà di mezo tempo.

[Maneggio di tutto tempo per cavallo sforzato, e leggiero.]Ma poi che’l Cavallo si saprà così maneggiare, se havesse molta forza, & leggerezza, gli sarete far due posate, & al far della terza, tantosto quando comincia a levarsi, lo piglierete alla volta, & seguiretepur quell’ordine. ma ben ch’egli sia fortissimo, & di gran nervo, & leggierezza, io lauderei sempre che il Cavallo si habbia da pigliare al far della seconda posata, come disse avante: perche la volta sara più utile, con bel tempo, & presta, & più facile: nondimeno a Cavallo di estrema forza, che va di groppo in groppo, pigliando lo terzo tempo, sara di maggior bellezza; et questo si dimanda maneggio a tempo, over di tutto tempo.

[Maneggio di cõtratempo contratempo contratempo ]Quando il Cavallo non è di forza, overamente se fosse gravoso, voi lo tergete, e correndo sopra l’anche di dietro, & al fine de’suoi falchi, & a quel tempo

che