Pagina:Oriani - Fino a Dogali.djvu/294

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ammette altro modo di guerra che il romano, ma cercando di rifarne gl'ordini mescola la legione col battaglione svizzero, riproduzione della falange greca, e le scema così quella mobilità e capacità ad atteggiarsi prontamente sopra ogni terreno, che rappresentava tutto il progresso dei romani sui greci. In quel mondo del cinquecento con altri costumi e diversa coscienza propone il servizio militare per tutti e l'educazione della gioventù alla romana. A questo punto, siccome uno degli interlocutori domanda perchè gli antichi ebbero maggiori virtù politiche e libertà dei moderni, Macchiavelli risponde: perchè erano repubblicani e pagani. Per lui il cristianesimo è ragione assoluta di decadenza politica; la differenza della individualità pagana e cristiana gli sfugge ancora. La sua poca stima della cavalleria e la grande importanza della fanteria sono idee romane: così pure la battaglia che dispone teoreticamente al terzo libro, nel quale si ride delle artiglierie. Nel quarto nel quinto e nel sesto ragionando dei movimenti dell'esercito e del suo alloggiamento, il Macchiavelli che di guerre non ne aveva vista alcuna, segue sempre l'esempio romano. A proposito delle pene militari, egli politico che pure avrebbe dovuto conoscere gl'italiani di allora, propone che a modo dei romani e degli svizzeri siano date popolarmente: consiglio che parrebbe ridicolo in bocca di ogni altro