Pagina:Oriani - Fino a Dogali.djvu/296

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pertanto hanno già mutato parte della tattica, e non ne tien conto; non vi erano più generali italiani di gran nome, le bande stavano per finire, gli stranieri occupavano più che mezzo il paese, i Comuni più che inermi erano inetti alle armi, ed egli astrae da tutto. Risuscitare i romani ecco ancora il suo sogno d'artista; essi avevano coi loro ordini militari conquistato il mondo, e coi loro ordini militari l'Italia del cinquecento avrebbe riconquistata sè stessa.

Ma se gl'ordini militari romani avevano prevalso nel mondo antico era dipeso dalla inferiorità dei sistemi militari degl'altri popoli incapaci di ordinarsi come i romani per troppe ragioni d'indole e di civiltà, ragioni che l'Europa del cinquecento non avrebbe più avuto contro l'Italia. Il ritorno dell'ordine romano imitato naturalmente da tutti i popoli, lasciando intatte le loro differenze avrebbe conservato in faccia ad essi l'inferiorità militare dell'Italia.

L'argomento del Macchiavelli, che gl'italiani nei combattimenti isolati riuscivano spesso superiori agli stranieri, non provava la maggiore attitudine della nazione d'allora alle armi, ma piuttosto un effetto delle guerre continue e delle compagnie non mai congedate, nelle quali i migliori individui potevano raggiungere la perfezione degli antichi gladiatori romani.

E coll'Arte della Guerra e colla vita di Castruccio