Pagina:Oriani - Fino a Dogali.djvu/394

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proseguita in Africa. Ma se l'Islamismo vi si immobilizza, il Cristianesimo vi si inoltra; la civiltà sorpassa il primo, urge il secondo, gli centuplica le forze, gli slarga il programma, gli concretizza l'ideale.

Poi il movimento italico s'arresta, mentre l'Europa prosegue. Inglesi, portoghesi, francesi passano pel solco segnato dagl'italiani; gli ultimi barbareschi sono distrutti, la tratta degli schiavi negata: il segreto del Nilo è rivelato, i viaggiatori s'incrociano nei deserti e si salutano con un grido di trionfo; prima di morire, l'uno affida all'altro le proprie scoperte. L'Africa è vinta, l'Europa ne ha la carta. Conoscere il campo del nemico non è già averlo preso? Napoleone, l'ultimo Cesare dell'Europa, all'indomani della grande rivoluzione francese che dilata la rivoluzione cristiana, discende in Egitto, mostra ai proprii soldati le Piramidi di Sesostri, e alla loro ombra sconfigge gli ultimi soldati dell'Islamismo, che incapace di più espandersi voleva mutarsi in barriera. L'Egitto passa dalla Turchia, ultima forma dell'oriente, all'occidente: l'Asia, che l'aveva difesa per migliaia d'anni, abbandona per sempre l'Africa all'Europa.

Una dinastia macedonica s'improvvisa un trono in Egitto con barbarica imitazione della monarchia napoleonica, ma non vi dura se non il tempo