Pagina:Oriani - Fino a Dogali.djvu/442

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spazzava.

Quella pietra era lì abbandonata senza speranza, senza consolazione.

Ella si chinò.

— Che cosa fai?
— La volto.

L'altra contadina, che era con lei, ebbe un tristo sorriso.

— Povera pietra! come dev'essere stanca di stare sempre sul medesimo

lato.

Come sono stanco io pure di stare sempre immobile!

                                *
                               * *

Stamane è venuto il mio editore per chiedermi un libro nuovo; gli ho mostrato il manoscritto sul tavolo da notte.

— Già finito?
— Libri come questi lo sono sempre.

Lo ha preso e se n'è andato sorridendo:

— Appena il libro sarà stampato ella sarà guarito.
— Accetto l'augurio e possa fare il libro migliore strada della mia.


       FINE.