Pagina:Oriani - Fino a Dogali.djvu/55

Da Wikisource.

Don Giovanni Verità 47

tutti e che ognuno doveva ripetere per sè e per gli altri.

Come il cristianesimo erasi sviluppato nel mondo vincendolo? Per lui il problema era facile: il cristianesimo era vero. Perchè dal pontificato era sorto il papato? Necessità di tempi e di disciplina. Perchè il cristianesimo lacerato sempre dalle eresie aveva finito per scindersi in cattolicismo e in protestantesimo? Egli l’ignorava. Secondo lui il cattolicismo avendo ragione ne aveva abusato, il protestantesimo poteva aver torto, ma il suo errore non provava nè malvagità di mente nè corruzione di cuore. E non ci pensava oltre.

Il vangelo bastava a tutti e a tutto.

Le condizioni presenti della religione, nella quale doveva agire come prete, gli erano sconosciute. I curati, i canonici, i vescovi che aveva conosciuto ne sapevano quanto lui. Le loro interpretazioni dei vangeli, ormai vecchie quanto i vangeli stessi, avevano perduto nella monotonia di una troppo lunga ripetizione ogni significato. Il sacerdote le sviluppava straccamente dall’altare al popolo ascoltante nella invincibile indifferenza di chi non può aspettarsi più nulla da una spiegazione. Nessuna virtù, nessun ideale luceva più. La Chiesa che aveva tanto canonizzato nel passato, aveva perduto il profumo e il senso della santità: il clero non era più