Pagina:Oriani - Il nemico, vol.2.djvu/16

Da Wikisource.

7


Quindi improvvisamente:

— E gli altri due che cosa avranno fatto? Vedete bene che il mio luogo non è qui.

— Aspettate, arriveranno i giornali. Posso mandare alla stazione di Waila un telegramma. E se nulla fosse ancora scoperto?

— Impossibile....

Ma il principe tornò sul discorso della moglie.

— Tatiana è intelligentissima, potrebbe indovinarvi.

L’altro alzò villanamente le spalle.

Allora, mentre si ammaniva la colazione, il principe accompagnò Loris nelle due stanze, che intendeva assegnargli, un salottino ed una camera da letto. L’arredo vi era più ricco, ma siccome Loris, fuggendo, aveva lasciato tutto a Mosca, il principe dovette offrirgli la propria biancheria e una veste da camera.

Il salotto era così pieno di ritratti e di gingilli, che evidentemente doveva aver servito ad una signora. Una ricca paniera in filigrana d’argento vi conservava ancora tutti i piccoli arnesi da ricamo; due aquerelli alle pareti, alcune rose e un lupo colla bocca sanguinolenta, vagante sulla neve, sembravano disegni da educanda all’ingenua pedanteria del tocco e del colore. Un’altra moltitudine di fotografie copriva i tavolini, fra molti vasi di porcellana, e statuette di Sassonia di un lusso minuscolo e raffinato. L’altra camera invece aveva un grande letto di quercia intagliata,