Pagina:Oriani - Il nemico.djvu/143

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— Pensateci bene, seguitò fissandola negli occhi. La campagna sarà orribile, non posso ora dirvi dove e come cominceremo, ma bisogna essere decisi a tutto. Vi sentite il coraggio di Sofia Perowskaia? Consultatevi freddamente: le donne educate nella nostra società hanno ancora il diritto di aver paura.

Ella, già dominata dal suo sguardo, aveva abbassata la testa: provava una grande soggezione e, dentro di sè, come una specie di gioia. Non si ricordava quasi più la discussione alla cena di Ogareff, ove ella medesima non aveva avuto il coraggio di difendere Loris; era sotto un fascino inesplicabile dinanzi a quell’uomo, che veniva a domandarle la vita per un’impresa, della quale neppure egli poteva precisare qualche cosa. Non le rimaneva più che il sentimento di un pericolo mostruoso, che raggirasse come un vortice.

Loris proseguì:

— Vostra madre....

Olga ebbe un sussulto.

— A lei non pensateci, provvederò io: sono già informato sul suo conto. Le assegneremo una piccola pensione, che le permetterà di vivere come ora. Se siete sola nella vita vi sarà più facile decidere che cosa volete farne. Siete sola?

— Ma che cosa dovrò fare? le sfuggì con voce trepidante.

— Che cosa si fa in una guerra? tutto, finchè si vince o si muore. I vostri amici pensano di-