Pagina:Oriani - Il nemico.djvu/246

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riosa rivincita dell’individuo sopra sè stesso, consacrata da tutte le religioni, basterebbe a rifarle nell’anima la spiritualità dell’amore?

In quella sua passione di vergine e di cortigiana diventava sempre più timida verso di lui, sino a tremare di parlargli; però con malizia donnesca si era messa a servirlo in ogni più piccola cosa, non permettendo più a Matrona di fargli il letto, nè di lustrargli le sue scarpe. La mattina si metteva per tempo ad origliare presso il suo uscio, e, se era desto, bussava timidamente chiedendo quando dovesse portargli il caffè. Il suo contegno, entrando nella camera, non poteva essere più modesto, nullameno egli vi sentiva la più intensa passione. Sulle prime aveva resistito mostrandosi più burbero; poi aveva ceduto alla mollezza di quei servigi, che non gli lasciavano ordinare più nulla. La sua terribile perspicacia gli aveva appreso subito il segreto di quella trasformazione, mentre la raffinatezza de’ suoi gusti aristocratici, che gli facevano sentire la donna solamente nella signora, se ne irritava.

Lemm invece, malgrado quel rifiuto, la trovava più simpatica nella nuova volgarità, e talora si sorprendeva a sognare anch’egli l’amore di una donna casalinga, che lo riposasse dal travaglio di quell’esistenza rivoluzionaria in preda a tutti i furori del pensiero. Nemmeno la sua natura biliosa, resa più aspra da tutte le sofferenze di una gioventù senza danaro e senza af-