Pagina:Oriani - Il nemico.djvu/99

Da Wikisource.
84

Un rapido esame della gente, che passava, non bastò a convincerlo del contrario: quindi dominandosi con uno sforzo violento si riabbottonò la pelliccia e proseguì coll’andatura di un elegante, il quale vada al circolo o ne venga. Aveva detto di passare per quella strada. Il cadavere doveva esservi stato raccolto, e tutti gli agenti della polizia già in moto. Certamente ne incontrerebbe qualcuno.

Con meravigliosa prontezza ripassò nella mente tutte le congetture, che la polizia potrebbe fare su quell’assassinio. Solo i fiaccheristi, che avevano servito a quella caccia, avrebbero potuto raccontandola mettere la polizia sull’avviso, ma l’infelice era disceso egli stesso in un’altra strada per far perdere le proprie traccie. Il loro fiaccherista aveva forse sospettato di qualche cosa, ma essi pure erano smontati troppo presto, e quell’altro fiacre li aveva troppo oltrepassati per farlo insistere sopra un vero sospetto: d’altronde non poteva aver distinto il signore che li inseguiva. Nessun fiaccherista chiamato in polizia confesserebbe mai, per la paura di mescolarsi ad un qualunque processo, di ravvisare in quell’ucciso un signore da lui servito. La polizia come indovinerebbe quella caccia interrotta con una tale morte? Certo la puntura al collo di un ago intinto nell’acido prussico doveva far credere ad un colpo nichilista, ma appunto per questo diventava più difficile scoprirne l’autore. Certamente il morto aveva a