Pagina:Oriani - Vortice, Bari, Laterza, 1917.djvu/78

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Infatti anche adesso tornava a mostrarli superbamente così puliti, senza una appannatura al ginocchio.

Egli dovette alzarsi per resistere alla emozione; lo spettacolo di quella letizia, così primaverile ed inconsapevole, gli produceva come uno stordimento doloroso; avrebbe voluto dir loro qualche cosa, ed invece stentava a frenare certe grida, che gli salivano impetuosamente dal cuore. Che cosa aveva dunque deciso nella notte? Una debolezza gli era rimasta in tutti i nervi da quei sogni, nei quali doveva aver sudato come sotto un accesso di febbre.

Tratto tratto le mani gli tremavano.

— Che cos’hai, babbo? — chiese improvvisamente Ada, impressionata dalla fissazione del suo sguardo.

Invece di rispondere egli rientrò nella camera per prendere la rivoltella dal tiretto del comodino; ma potè cacciarsela appena nella tasca interna della giacca, che i due fanciulli gli erano daccapo fra le gambe.

— Andiamo in cucina, — disse con un ultimo sforzo.

Anastasia aveva riacceso il fuoco ed infilava lo spiedo nel girarrosto.

— Ecco! — proruppe subito: — perchè qui? vuole che si sporchino? Se la signora Caterina vedesse...

Carlino si era già troppo appressato al focolare.

— Indietro, marmottina: vedete un poco! gli hanno messo l’abitino nuovo solamente da un’ora.

Allora egli dovette sorridere e ritirarsi coi due fanciulli sopra una sedia presso la tavola, lasciandosi sgridare; ma l’altra, che doveva preparare di nascosto la zuppa inglese, e temeva soprattutto un