Pagina:Ortiz - Letteratura romena, 1941.djvu/118

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Catzavencu. — Qui non si tratta di plebicisto...

Farfuridi. — Mi permettano (discutendo con Catzavencu): mi pare che, quando diciamo ’64... (con energica convinzione) e non cerchino di fare il tentativo di combattermi; mostrerò loro con dati storici che tutti i popoli hanno un loro ’64...

Catzavencu. — Scusi, ma qui non si tratta del ’64... (Rumori di approvazione per Catzavencu).

Farfuridi. — Mi permetta... (tutti i colloqui e le interruzioni si fanno con tono avvocatesco, con molta vivacità, ironia e volubilità) signor Presidente!

Trachanache (agitando il campanello). — Stimabili, onorevoli, facciano silenzio; abbiamo questioni urgentissime all’ordine del giorno...

Catzavencu. — Come sarebbe a dire, signor Presidente? Come può venirle in capo che il ’64 sia una questione urgente all’ordine del giorno? Se non m’inganno siamo nell’anno di grazia 1883... Dunque?... Richiami l’onorevole a tenersi nei limiti dell’argomento.

Trachanache (alzandosi in piedi e prendendo per le spalle Farfuridi). — Stimabile, (affettuoso e in tono di preghiera) lasciamo andare il Plebicisto, fallo per me, se mi vuoi bene; passiamo alla questione che ci riguarda. Farfuridi (stanco per le contìnue interruzioni, volgendosi verso Trachanache e colle spalle all’adunanza). — Signor Presidente, Ella mi ha accordato la parola!... Io ritengo che bisognerebbe...

Catzavencu (gridando). — Non bisognerebbe affatto..., onorevole!

Tutti del gruppo. — No, non è necessario!

Trachanache (afferrando di nuovo per le spalle Farfuridi, e con molta dolcezza). — Ti prego, se mi vuoi bene, fammi questo favole., la volontà dell’adunanza, stimabile... (lo volta per benino colla faccia verso l’adunanza, prendendolo per le spalle). Tutti. — Sì, alla questione! alla questione!

Farfuridi (stanchissimo, beve un altro sorso di acqua e si rassegne). — Giungiamo dunque alla questione della Revisione della Costituzione e della legge elettorale...

Tutta la sala (con soddisfazione). — Ah, finalmente, così va bene!

Trachanache (similmente). — Ah! (suona il campanello): Ed ora abbiate un pochino di pazienza... (a Farfuridi): Abbrevia, onorevole, abbrevia, se mi vuoi bene... il desiderio dell’assemblea...

Farfuridi (è tutto in sudore, deve e non la finisce di pulirsi la bocca col fazzoletto). — Vi prego, permettetemi... Sapete qual’è la mia opinione intorno alla revisione?

Catzavencu (beffardo). — E sentiamo l’opinione del Signor Farfuridi!

Trachanache (agita violentemente il campanello).

Farfuridi (è sempre una zuppa di sudore e comincia a perder la bussola). — La mia opinione è... si tratta della revisione, non è vero?

Tutti (gridando). — Sì, sì!

Farfuridi (disorientato). — Allora, ecco che cosa dico io, e insieme con me... (comincia a mancargli la voce) bisogna che dican tutti quelli che non voglion cadere nell’estremismo (perde sempre più il controllo di quello che dice) cioè... voglio dire... sì, che voglion restar moderati... cioè niente esagerazioni!... in una questione politica... e che... dalla quale dipende il futuro, il presente e il passato della patria... di esser o troppo esageratamente...