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Quando la «borraccia» e la «ciambella» sono accettati, il che equivale a un consenso alle nozze, gli ambasciatori ringraziano così:

Ringraziamo voi, signor fidanzato,
e voi, signora fidanzata,
come mi avete visto portarvi questo bicchiere,
così il buon Dio vi veda dal cielo con grazia.
Della sua grazia vi faccia dono,
il buon nome vi accresca;
gli anni vi moltiplichi,
i giorni vi allunghi.
Vi mandi dal cielo
i suoi quattro doni:
stemma imperiale,
corona regale,
trono di monarca,
scettro di dominatore.
Il buon Dio vi consigli
sì che godiate l’uno dell’altro,
come godè il patriarca Aronne,
quando gli fiorì il bastone in mano,
non innaffiato, non rinfrescato da rugiada,
eppure, quando Iddio lo benedisse,
pure germinò e fiorì.
Possiate godere
della gioia
della beata Elena,
quando trovò la santa Croce,
e di nuovo che Iddio vi ritenga degni
di goder l’uno dell’altro
come godè Noè patriarca
quando si salvò dal Diluvio,
e balzò fuori dell’arca sulla riva,
e della frutta gustò e si saziò,
e bevve vino,
e fece gran banchetta.
D’allora ci venne il vino,
col quale fo brindisi alla vostra salute.
Questa nuova via, in cui camminate
e queste vostre nozze
avvengano colla benedizione del Santo Iddio,
che vi diriga
verso una meta di gran fortuna,
verso una vita
piena di felicità
a gran lode dei genitori e dei fratelli
e gioia dei poveri, cui farete l’elemosina.
E di nuovo il buon Dio vi faccia grazia