Pagina:Ortiz - Per la storia della cultura italiana in Rumania.djvu/243

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latino e italiano, della quale qualche entusiasta della lingua e della letteratura italiana non ha mancato di approfittare, volgendo per qualche tempo a profitto dell’Italia delle simpatie che legittimamente s’indirizzavano a Roma.

Ma stiamo a sentir le gustose osservazioni di Papiu Ilarian sullo stile e la lingua del Văcărescu: „La conoscenza della lingua italiana, lo aiuta a crear come si deve le parole nuove che adopera. In uno scritto del secolo passato ci piace legger parole e forme come le seguenti: refugiu (rum. adăpost) e salvezza; successorii (rum. moștenitori, urmași) di Maometto; conditione (rum. condiție, stare); protetione (rum. ocrotire) rebelionea (rum. răzvrătire) degli Giannizzeri; perciò răpi (rum. luă) questa occasione (rum. ocazie) con maggior favore (rum. favoare); eroe (rum. erou); mediatore (rum. mijlocitor); accomodamentu (rum. aranjament); garante (rum. chezaș) della pace; asaltu (rum. năvălire); nobleție (rum. boerime, ma qui com’è chiaro non è in giuoco l’italiano, bensì il francese); politetia (rum. gingășie, ma anche qui è dal francese che il Văcărescu ha preso le mosse e del resto è parola entrata definitivamente nella lingua con tanti altri francesismi anche più crudi); forța (rum. tărie); consiliulu (rum. consfătuire) di ministri; sterna (rum. pecetea); imperiului (rum. împărăției) dei Romani, e dichierară (= dichiararono; rum. declarară) Tekel Signore, si impatroniră (= impadronirono; rum. cuceriră, cotropiră) i Russi della Moldavia”1.

Poi che gli esempi son tolti dalla Storia dell’Impero ottomano, è lecito argomentare che i frequenti italianismi fossero (con qualche francesismo e non rari turchismi) una vera e propria caratteristica dello stile del Văcărescu. Se non che le parole tolte a imprestito dal turco si spiegano assai più facilmente di quelle di origine italiana, in quanto le prime stanno a indicare



  1. Papiu Ilarian, op. cit., loc. cit.: [„Cunoscința limbei italiane ’lu ajută de a forma cumu se cuvine, cuvintele nóuă ce ad’óptă. Intru o scriere din secolulu trecutu, ne place a ceti cuvinte și forme ca urmatóriele: refugiu și scăpare sucesorit lui Moameth. conditione. protetione. rebelionea ieniceloru. deci răpi acèsta ocasione mal cu favore, eroe, mediatoru. acomodamentu. garante la pacea. asaltu. nobletià. politetià. asediu. fortetia. consiliulu de miniștri, stema imperiului Romaniloru. și dicherară pe Tekelu domnu. se impatroniră Rușii de Moldavia”].