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o polacchi. Tedeschi anch’ essi ed ungheresi furono quasi sempre i titolari anche delle altre diocesi, se ne togliamo un Vitus de Monteferreo 1 che nel 1332 fu nominato vescovo di Milcov ed un Fr. Franciscus de Sancto Leonardo2, che vediam portare più tardi (1390) il titolo di vescovo di Argeș; ambedue ritenuti

  1. Cfr. il breve di Giovanni XXII, datato da Avignone, IV nonas Octobris, Anno XVII ( = 1322), in cui s’invita l’arcivescovo strigoniense a ordinar vescovo di Milcov „dilectum filium Vitum de Monte Ferreo, Ordinis Fratrum Minorimi, qui vita, moribus, scientia, fidelitate et experientia”, risulta degno al Pontefice di rivestir la carica suddetta, perchè quel vescovato (episcopatus Mylcoviensis) „omnino destructus... per fatales et saevos Tartares... ad statimi pristilluni redueetur (sic) et recuperabunlur (sic) possessiones, bona et iura episcopatus et Ecclesiae, a Potentibus illaruni partium occupata.” Hurmuzaki, I, 1, doc. CCCXCVI, pp. 622— 623.
  2. Nello Speculum Carmelilarum Fr. Danielis a Virgine Maria (II, 921) si legge la notiziola seguente: ,,Fr. Franciscus de Sancto Leonardo, Ordinis Carmelltarum, a Bonifacio, Papa IX, constitutus episcopus argiensis (di Arges) in Valachia, sub Metropoli Colocen, XVI. Mavì. Anno M.CCC.XC.” Cfr. Hurmuzaki I, 1, doc. CCLXIX, p. 330. Ai quali possiamo aggiungere, nel secolo seguente (XV) un Giacomo de’ Cavalli, già vescovo di Vercelli e poi di Severin (1412) un Johannes de Antiqua villa (Civitavecchia?) vescovo di Arges il 1418, e, nel scc. XVI mons. Bernardo Querini (1590— 1607), cui successe nel vescovato di Arges, Girolamo Arsengo (1607— 1611) col titolo di vicario apostolico c vescovo eletto di Moldavia. Nella diocesi di Bacău (Bacovia) troviamo il 1681, il celebre Vito Piluzio da Vignanello, autore di un catechismo italo-rumeno, del quale ci occuperemo più innanzi. Tra’ prefetti delle Missioni in Moldavia troviamo anche, a partire dal 1697 (epoca, in cui furono istituite) moltissimi italiani, fra i quali ricorderemo Francesco Antonio Mansi (1745) Giovan Crisostomo Di Giovanni (1768), Giuseppe Marlinotti (1111— ’1780), Anton Maria Mauro (1784), Fedele Rocchi (1785— 1795), Vincenzo Gatti (1798— 1803), Dionisio Brocani (1803— 1805), Luigi Laudi (1805— 1812) e Giuseppe Bonaventura Berardi (1812). Come si vede da codesta lista, dal 1777 al 1812 i prefetti italiani delle Missioni di Moldavia formali serie continua. Italiani furono similmente tutti e quattro i vescovi di Moldavia, che ressero la diocesi dal 26 dee. 1808 a tutto il 1827, e, ad eccezione del solo Dehm (1877— 80) tutti i prefetti apostolici dal 1826 al 1894. Dei vescovi di Iasi, il solo Jaquet è di nazionalità francese. Similmente i vescovi di Nicopoli, dal 1792 al 1870 furon tutti italiani, ad eccezione di un solo, e lo stesso si dica degli arcivescovi di Bucarest, fino al 1902, quando la tradizione fu rotta coll’elezione del de Hornestein, cui successe il 1905, l’attuale arcivescovo Netzliammer. Cfr. Wladislaw Abraam, Biskupstwa lacinskie w Moldawii w wieku XIV I XV, Lemberg, 1902. Carol Auner, A Romàniai magyar lelepek torténeli vàstata, Temesvar, 1908; Schmidt, Romanocatholici per Moldaviam episcopatus et rei romano-catholicac res gestae, Budapest, 1887; ma soprattutto N. Iorga, Istoria Bisericii românești și a vieții religioase a Românilor, Vâlenii-de-Munte, 1909, 11, 321 e sgg.