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nera con fregi d’oro. Sulla costola: „Triumful Credinței ortodoxe de Antoniu Manoil Din Moldova. In Grecește. ”Sulla copertina anteriore una croce col titolo dell’opera: Τρόπαιον τῆς ὀρθοδόξου πίστεως. Su quella posteriore: „Iosif Neniescu Mitropolitul Moldovei, 1886”.]1

θ) „Il penitente istruito” del Segneri.

Di parecchio anteriore a codesta traduzione in greco del Giovine istruito, è quella assai più importante, perchè scritta in rumeno, che Samuil Micu (o Klein, secondo la forma tedesca ch’egli stesso dette al suo casato) fece dell’opera del Segneri Il Penitente istruito (1691) col titolo cambiato in „Povățuire către cel ce se pocăește”, che il Marsigli spediva al Cantacuzino ed il Iorga attesta dietro testimonianza del Bălăceșcu essersi stampata „più volte a Bucarest ed a Buzau senza indicazione

  1. Ne riportiamo qui, a confronto col testo italiano, il principio del Capitolo che tratta... dei geroglifici egiziani, supponendo, che, dopo tanta Italia e Rumania, il lettore senta ormai il bisogno di cambiar aria. Ed eccolo trasportato in men che non si dica sulle rive del Nilo! Abbiamo tanto interesse a tenercelo amico!
    Cap. XIII (Della religione pagana.)

    p. II. L’invenzione della scrittura simbolica degli Egiziani.

    L’agricoltura degli Egizj, e la loro vita, che dipendeva da quella, erano strettamente legate coll’osservazione del soffiare dei venti, del levarsi della canicola, e dell’altezza dell’inondazione; sicchè la necessità li fece diventare osservatori ed astronomi; e That antichissimo abitatore dell’Egitto, fece tanti simboli, o figure scolpite sulla pietra, facili a capirsi, e a ritenersi a mente, quante erano [p. 6] le regole da osservarsi; affine di far passare a il tutto il popolo una corta ed uniforme lezione, per mezzo loro, di quanto si doveva operare successivamente in tutto l’anno; l’uso de’ quali simboli, o figure si riferiva al corso del Sole, all’ordine delle feste d’ogni stagione,

    Περὶ τῆς εὑρέσεως τῆς συμβολικῆς γραφῆς τῶν Αἰγυπτίων. Ἡ Γεωργικὴ τῶν Αἰγυπτίων, ἐξ ἧς ἐξήρτητο τὸ ζῇν αὐτῶν, οὖσα συνδεδεμένη μὲ τὰς παρατηρήσεις τῶν ἀνέμων, μὲ τὴν κατάβασιν τῆς κυνὸς, καὶ μὲ τὸ ὕψος τῆς πλημμύρας τοῦ Νείλου, τοὺς ἐβίασε νὰ γένωσι παρατηρηταὶ [p. 26] καὶ Ἀστρονόμοι· ὅθεν ὁ Τὰτ παλαιότατος οἰκήτωρ τῇς Αἰγύπτου, κατεσκεύασε τόσα σύμβολα ἤτοι ἀγάλματα, γλυπτὰ ἐπἀνω εἰς πέτραις, διὰ [p. 27] νὰ τὰ βλέπωσιν οἱ ἄνθρωποι, καὶ νὰ ἐνθυνοῦνται πόσαι ἦσαν αἱ τάξεις τῆς [p. 28] παρατηρήσεως, μὲ σκοπὸν τοῦ νὰ δώσῃ εἰς τὸν λαὸν σύντομον καὶ κοινὴν εἴδησιν διὲ μέσου τούτων τῶν Ἀγαλμάτων διὰ ὅλας ἐκείνας τὰς ἐργασίας,[p. 29] ὁποῦ