Pagina:Osservazioni di Giovanni Lovrich.djvu/76

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ca mare in tutti i dialetti della lingua. Slavonica; Vlacchi, o Vlahi, o Vlaki, potenti: dunqu’è ragionevole, che la parola composta Morlacchi significhi potenti venuti dal mare. A ciò si risponde, che la parola di Mor, unita a lacchi è corrotta di mauro, e mauro non è parola Illirica, nè significa mare, come vedemmo sopra. Il significato di potente, che dà il Fortis alla parola Vlà è di nessun momento, mentre la sua semplice asserzione in proposito di nostra lingua non è stata mai, nè può essere una prova. Arbitraria, e fallace comparisce dunque la sua interpretazione. Come poi nella Valacchia i Morlacchi abbiano acquistato questo nome, io non vado esaminare: a me basta sapere, che significa neri Valacchi. I Turchi chiamando alle volte i nostri Morlacchi Karavlassi, intendono benissimo la forza del significato Mauro, con cui gli Autori Greci li additavano unitamente alla parola Vlaki; imperocchè Kara nel linguaggio Turco, vuol dir nero.

„Ma il nome singolare di Vlà, ed il plurale Vlassi appresso gli Slavi, dice Lucio, citato dal Fortis, divenne obbrobrioso, e servile, per modo, che fu esteso anche agli uomini d’infima condizione fra gli Slavi medesimi. “ A questa miseria risponde il Fortis anche più del bisogno, dicendo „ che se gli Slavi conquistatori avessero dovuto dare, o lasciare un nome ai popoli vinti, non avrebbero mai dato, o lasciato loro quello, che significa nobiltà, e potenza, come necessariamente intendevano, essendo voce pura, e pretta Slavonica; e che finalmente il Lucio aveva del mal umore, quando si è affaticato per avvilire i Morlacchi anche nell’etimologia del nome, che portano.„ Si supponga per un momento, che Vlà, di cui il vero significato è Valac-