Pagina:Osservazioni progetti e consigli risguardanti l agricoltura 1839.djvu/24

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istruzione piacevole e fruttuosa, maniera che un esito felice coronò.

Doveva insegnare aritmetica, e date le regole delle principali operazioni, incominciò, così per passatempo, il numerar coll’ajuto de’ fanciulli quanti uomini, e quante donne, giovani e vecchi, vivevano in quella terra, e ne risultò il numero della popolazione. Poi fecero insieme il calcolo di quelli che sono atti al travaglio in campagna, di quelli che non possono lavorarvi, di quelli che stanno ivi lavorando tutto l’anno, e di quelli ch’emigrarono per lavorare o servire altrove, dal quale calcolo risultò quanti sieno i lavoranti, e per quanto tempo un uomo, una donna, possa in tutta la sua vita lavorare in pro suo e di altri. Passò indi a computare il frutto annuo che si ricava dalla terra lavorata dai proprii paesani in carri di fieno, staja di grano, misure di vino, libbre di seta, passi di legname ec. e ridotta la somma a denaro, vi si aggiunse il guadagno di quelli che vanno a lavorare fuor di paese.

Il numero delle bestie nutrite nella villa, fin delle galline, si rilevò dai ragazzi in un momento; poi si fece computo di quanto esse costino in opera di chi ne ha cura, in fieno, in grano, in patate ec. Fatto questo si esaminò quanto sia il frutto che se ne ricava in concime, in latte, in uova, in carni, in pelli, e in denaro effettivo colla vendita degli al-