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Pagina:Ossino - Appunti di relatività.pdf/54

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52 LA MECCANICA DI MINKOWSKI

Nessun specialista sano di mente può prendere in considerazione una tale eventualità. Questi professionisti sono altamente qualificati, conoscono a fondo la teoria, la insegnano da decenni, la condividono con eminenti colleghi in tutto il mondo. Esclusa questa categoria di eletti, tutti gli altri non incontreranno particolari difficoltà. Rimane la domanda più ovvia:

come è possibile che sia sbagliata una teoria condivisa da cento anni da tutti i fisici del mondo?
La domanda è semplice ma la risposta non lo è affatto, andrebbe piuttosto cercata nei trattati di sociologia della Scienza. La storia dimostra che non sarebbe il primo caso e certamente non sarà l’ultimo, perché il tempo scorre, ma l’uomo non cambia.



Raramente nei testi di Fisica si trovano riferimenti storici e biografici, la grande Madame Curie diceva: “in Fisica contano le cose, non le persone!”. Ci permettiamo di dissentire parzialmente, alcuni riferimenti personali possono aiutare a comprendere la formazione e l’evoluzione delle idee scientifiche, e rendono più umani i grandi personaggi della Scienza.

Hermann Minkowski era un buon matematico che insegnava al Politecnico di Zurigo dove Einstein era stato suo allievo. È noto che non patrocinò l’assunzione di questo allievo nel corpo docente del Politecnico, per cui alla fine del corso di studi Albert Einstein trovò impiego all’Ufficio Brevetti di Berna. Tuttavia l’allontanamento dal mondo accademico non sarebbe stato sufficiente a spegnere il suo interesse per la Fisica, infatti nel 1905 pubblicò quella che sarebbe diventata la teoria più popolare della Fisica moderna. Minkowski commentò:

Ma guarda! Non mi sarei mai aspettato una cosa così intelligente da quel tipo”.
Per Minkowski era assolutamente impensabile che “una cosa così intelligente” fosse stata concepita da un personaggio così insignificante e totalmente estraneo al mondo accademico.