Pagina:Otello - La tempesta - Arminio e Dorotea, Maffei, 1869.djvu/275

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atto primo. - sc.iii. 261

                        ariele.
                              No, Signore mio!

                       prospero.
Non l’hai? Dunque rispondimi! Ove nacque
Colei?

                        ariele.
       Nacque in Algeri.

                       prospero.
                                      O che? da vero?
E dovrò ricordarti ad ogni nova
Luna quel che tu fosti e che tu sempre
Cerchi obliar? Quella strega dannata
Fu per molti misfatti e per infami
Malie, che troppo orribili ad udirsi
Sono, cacciata dalla patria sua.
E morte non le dier per una sola
Cagion che tu già sai. Non è la cosa
Così?

                        ariele.
       Così.

                       prospero.
                  Quell’orrida figura
Dagli occhi glauchi, condotta e lasciata
Fu qui pregnante; e tu d’un mostro tale,
Come or sei mio soggetto, eri lo schiavo.
Questo ho da te. Però la malïarda
Sdegnando tu (gentile e delicato
Troppo per eseguir le abbominande
Voglie sue) d’obbedirla, in un accesso
Di furore, e da Spirti, assai più forti