Che non ponno asciugarsi, il re mio padre
Veduto ad affogar.
miranda.
Pietà del cielo!
ferdinando.
Si, co’ seguaci suoi veduto ho il padre
Sprofondar nell’abisso, e insiem con esso
Il duca di Milano e il valoroso
Figlio di lui.
prospero.
Smentir (ma non è questa
L’ora opportuna per gittar parole)
Il duca di Milano e la sua degna
Figlia ben ti potrebbero.
(Fra sè e sè.)
Lo sguardo
Di primo tratto si scambiàr. ― Gentile
Arïel, sarai libero!
(Forte.)
M’udite,
Signor! Che grave danno i detti vostri
Recassero a voi stesso ho gran sospetto....
miranda.
Perchè mai gli favella il padre mio
Con tanta acerbità? La terza è questa
Figura umana che vegg’io; la prima
Però che m’innamora. Oh, possa il padre
Provar quel senso di pietà ch’io provo!
ferdinando.
Se fanciulla voi siete, e d’altri affetti