Senza punto avvedercene, cangiati
In oche o in scimie dai ceffi camusi
E sconci.
stefano.
Apri le branche, animalaccio,
E danne ajuto a trasportar le robe
Ove sta la mia botte, o ti bandisco
Dal regno. Or su! quegli abiti t’incarca.
trinculo.
E questi.
stefano.
E questi pur.
(Rumore di caccia.)
Sopravvengono parecchi Spiriti in forma di cani,
e gl’inseguono. PROSPERO ed ARIELE li aizzano.
prospero.
Là, là! Montano!
ariele.
Silvan, Silvano, qua!
prospero.
Lì, Furia! Furia!
Tiranno, qui! Va, vola!
(Stefano e Trinculo sono cacciati dalla scena.)
I miei Coboldi
Sprona su lor, ne affannino i convulsi
Lombi così, che il lungo acuto spasmo
Del granchio i nervi ne rattrappi; e l’orme