calibano.
Strazïar mi vorrà fin che mi scoppi
L’anima.
alonso.
Oh! non è Stefano ch’io veggo?
Quel mio beone cantinier?
sebastiano.
Briaco
Pure in quest’ora. Ov’abbia il vin trovato,
Non so.
alonso.
N’è cotto morto anche Trinculo,
E pencola sui pie’. Come scovaro
Lo stupendo elisir che i volti loro
Cosi ben indorò?... Ma chi, Trinculo,
T’ha concio in guisa tal?
trinculo.
Poi che diviso
Venni, o Sire, da te, così m’han concio;
E credo che durevole ricordo
N’avran queste ossa mie per tutta intera
La vita. Or che mi pungano le mosche
Non avrò più paura.
sebastiano.
E tu, che soffri,
Stefano?
stefano.
Non toccatemi! Non sono
Stefano più, ma il granchio!
prospero.
E pur volevi