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XVIII

RELIGIONE DEI SEPOLCRI



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li Indiani hanno la religione dei sepolcri, e si può dire che l’abbiano avuta sempre.

Presso la città di Santiago dell’Estèro ho visto i tumuli e le pentole in essi contenute. Questi tumuli sono sull’orlo d’una ripa di un antico letto dell’attuale Rio Dulce. Le pioggie o l’artifizio umano, rodendoli e scavandoli, pone al nudo i vasi, che si trovano numerosi. Ve ne ha di diverse dimensioni ed alcuni di un 60 centimetri d’altezza e di un 40 di corpulenza; ve ne ha dei greggi e dei verniciati e decorati con cordoni merlettati e con disegni a righe disposte geometricamente; la pasta e i colori sono belli.

In queste pentole si collocavano o le ceneri o le ossa dei cadaveri. Il terreno che sottostà a coteste ripe, da cui ormai non le divide che una ondulazione, è rivestito di annosi algarrobi e di altre piante proprie dei terreni d’alluvione attuale, cioè d’alluvione prodotta dai fiumi quali si trovano idrograficamente disposti oggidì. Nei terreni, o d’emersione, o di alluvione d’un’epoca anteriore all’attuale per condizioni climatologiche e idrologiche come per esempio di quella glaciale, vegetano altre specie di piante. È una mia osservazione per-

9. — Pelleschi, Otto mesi ecc.