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94 Diario sentimentale


E allora avviene una cosa che pare da pazzi ed è savia: una civiltà di uomini distrugge la civiltà precedente. Gli uomini vogliono credere nel bene della vita, ad ogni costo!

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Milano, 7 Ottobre 1914.

Lungo il vecchio naviglio: via Senato.

Nel cortile triste, verde, del gran palazzo del Senato, fra le colonne solitarie, da anni ed anni, sta in prigionia Napoleone terzo. Col berrettino in mano egli saluta il popolo di Milano, ma il cavallo di bronzo con la testa in giù pare spargere lagrimoni.

Fu lui, quell’imperatore, che liberò nel ’59 questa città dagli austriaci. Era un imperatore che allora faceva tremare l’Europa.

Adesso c’è quest’altro che fa tremare, il Kaiser- Tutto il mondo è pieno del suo nome. Attila, Alarico, Sigfrido!

Noi nel 1870 siamo andati ad abitare in Campidoglio. Ma anche lui ha una casa sul Campidoglio1.

Il suo Bismarck, il suo grande nonno — lui dice — sono quelli che ci hanno fatto andare a

  1. Palazzo Caffarelli, sopra il tempio di Giove. Ora abbattuto.