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136 Diario sentimentale

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Cara Italia! Terra dei canti e dei suoni,

O Lola, che hai di latte la camisa!

ma immortale terra ove l’ingegno e la intemerata coscienza fiorisce tuttavia come ne porge esempio il professore e medico Piero Giacosa! Come impressionante è il suo scritto: I Professori tedeschi e la guerra!1 Quali pacate parole egli rivolge al prof. Harnack!

Sembra che il Giacosa, con la umile ma intensa parola di padre Cristoforo, presenti al professore Harnach, don Rodrigo germanico, questa nostra Italia, sperimentata da tanta vita e da tante sventure, e gli faccia osservare che l’edificio su cui posa la Germania trascura una base morale, ed è quella costituita dalla sapienza itàlica.

Il prof. germanico Harnach ha risposto al Giacosa con cortesia: tagliente e freddo, ma cortese: «Nel concerto umano non si nega la voce latina, la rivoluzione di Francia, ecc. Ma queste cose già furono ed altre oggi sono da noi, germanici, create».

E par che dica: «il patrimonio intellettuale è fuori del diritto di proprietà, e ognuno se lo assimila col suo organismo. L’ora che passa è l’ora

  1. Corriere della Sera, 9 gennaio 1015.