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forze inesaurìbili. Non è vero che i migliori soldati siano morti. Errore ! Sono stati tenuti in riserva. In agosto hanno mandato avanti le forze più scadenti. Previsto tutto!

— Allora che fare? — domando atterrito.

È mezzogiorno. Risponde: — Andare a colazione.

Egli va al Savini a far colazione. Non ha figli, neppur lui, e in caso di guerra, farà il corrispondente di guerra di un grande giornale.

***

Caesar, Caesar Germaniae, quo ruis? quo ruit Europa? Mentre questa guerra dilania l’Europa, il Giappone ha steso lo zampino velenoso e dolce su la Cina, dal gran ventre pieno di milioni di uomini gialli: quattrocento milioni, dicono. E che cosa vuol dire questo protettorato del Giappone su la Cina? Mi pare che voglia dire in un lontano avvenire: l’Europa via dall’Asia.

Meravigliosa Europa, piena di così splendide forze, che la federazione non pareva utopia! Se davanti alla tua grandezza esisteva un pericolo, era quello che il Cesare germanico aveva conclamato: il pericolo di quel giallo formicolaio dall’oriente.

Se i tedeschi avessero avuto più intelligenza! Ma già, se Atene e Sparta non si fossero dissan-