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di Alfredo Panzini 205


non hai la fede, hai la bellezza, la quale ti è velame di ogni altra imagine, toilette piacevole alla morte, alle lacrime, al sangue: fede della vita!

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Mattino, 14 maggio 1915.

Dimissioni Salandra. Grecia bis? Del resto era prevedibile. Avremo un po’ di tumulto, ma la rivoluzione, la repubblica Il Parlamento indicherà Giolitti al re: jeu fait!

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Vado a scuola. Un po’ di tumulto. Scuole chiuse.

La professoressa d’inglese, signorina Lily Marchall, ha un sorriso macabro, più che irònico: mi stende la mano èsile : — Profonde condoglianze — mi dice — : meglio che affondino le corazzate che l’onore.

(Di navi inglesi se ne sono affondate oltre il reventivo).

Non rispondo niente. È quasi bella nel suo freddo odio la signorina Lily Marchall.

Però anche voialtri, britanni, foste già alquanto tedeschi verso molti uomini e popoli, ed ora volete far nozze coi fichi.... degli altri.

Il ceto professorale è un poco allibito.