Pagina:Panzini - Diario sentimentale della guerra, 1923.djvu/383

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po gridando: «Viva la pace e abbasso la guerra!»

20 Luglio, 1916.

Cesare Battisti, preso, impiccato dall’Austria! Socialisti nel loro giornale commentano: «Morire sentendo attorno a sè le voci del rimpianto apologètico e intravedendo un raggio di gloria, è un lusso!» Puntini! La censura ha fermato qui. Non importa. Bastano queste parole! La mia ragione dà ragione a queste parole dell ’Avantil Morire per la patria, per l’onore, per il dovere, è un lusso. È vero! Ma appunto perchè ciò è vero, l’Italia combatte questa guerra assurda e necessaria, per salvare il suo avvenire; forse anche il vostro, signori socialisti.

Quale Italia? Quella rappresentata dal nuovo ministro di quasi ottanta anni, chiamato il ministro della concordia?

No, non questa! Giovanna d’Arco combatte con libere le braccia a levare la sua spada. L’Italia combatte, come l’antico cavaliere, col braccio nudo e legato.

Però, pure essendo òspite a mensa della signora M***, mi sono comportato come se non fossi òspite.