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Pagina:Panzini - Diario sentimentale della guerra, 1923.djvu/385

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di Alfredo Panzini 379


Le belle donne sono come gli Dei, àmano di preferenza coloro, i quali non vedranno compiuta la loro giovinezza.

Umile, e pur cara signorina Felìcita, che piange in silenzio!

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25 Agosto, 1916.

Monete austrìache e ungàriche, ieri, a Viserba, presso Rimini, gettavano i prigionieri austriaci dai finestrini del treno, alla folla indigena (e non tutti ragazzi) che urlava: «Viva l’Austria! Abbasso l’Italia.»

Una signora forestiera che disse «vergogna!» fu accompagnata a casa a suon di fischi. Dicevano; «L’elmo di Scipio! e Guglielmone li butta a fondo!» (le navi affondate dai sottomarini).

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28 Agosto, 1916.

Dichiarazione di guerra dell’Italia alla Germania. Era attesa. Ma il cuore ne trema. Balilla sfida Golia?

È una dichiarazione lunga, motivata, burocràtica, e conclude così: Il Governo italiano di-