Pagina:Panzini - Diario sentimentale della guerra, 1923.djvu/393

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— Non passano, crescono.

La moglie del farmacista sgretola pane, pizzica uva. E fra poco va a cena. Ha mandato ora al forno la teglia coi polli.

— Beata lei, signora!

—- A magri semperl

Ecco entra in farmacia il signore che mi accomoderà la rivoltella: — Se ne intende lei?

— È la mia partita.

È un armaiolo. Smonta la rivoltella. È un giovane magro, denti macabri, elegante; ètico. Sorride smontando Tarma. Misteri della vita! Nelle sue condizioni disperate dovrebbe puntarsi Tarma contro di sè. Invece sorride.

Viene il capitano X... Questi è terribile come il male di stomaco. Povero, buon signore! Egli è più malato di me. Cerca una legge. Ha sinora salvato la pelle stando al fronte: ma il derma psicològico è tutto ulcerato.

Fa la cura della teosofia! Mi confonde la testa con Telettrone, la cèllula, Tuomo, il pensiero, il corpo astrale, la trasmigrazione, la formazione dell’uomo superiore che creerà la vera unica legge. Mi ba lasciato, perchè lo legga, un libro che non leggerò, Uego e i suoi veicoli .

— Caro capitano, Cristo ba detto:

Le cose che procedono dalTuomo , quelle so-