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Pagina:Panzini - Diario sentimentale della guerra, 1923.djvu/414

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408 Diario sentimentale

Oh la mia teoria di mettere un pazzo al governo ne’ tempi d’eccezione!

Certamente al Governo sono uomini savi fra cui il presidente Boselli che afferma sentenziosamente, come suole; «Se la mano trema (ha quasi ottanta anni) il cuore non trema»; poi c’è il ministro Orlando che parla assai bene; poi Sonnino che non parla mai.

***

1918.

E con tutto questo avvenne il miracolo!

Fu gettato un ponte di giovani vite come non mai e la storia passò.

E un giorno in una villa del Veneto — sventolava il tricolore, squillavano le trombe, splendevano in grande uniforme i carabinieri — un giovane generale italiano impetuosamente annunciava ai generali dell’Austria in nome dell’Italia le condizioni dell’armistizio. Ciò fu nel novembre 1918.

L’Impero d’Austria non era più. Vienna muore di fame! È finito l’Impero!

Uno dei tre generali dell’Austria, di sangue imperiale, fissava, muto, esterrefatto, il generale italiano che annunciava che l’Impero era morto.

Molte altre cose erano morte, e molte nascevano che noi non vedremo.