Pagina:Panzini - Diario sentimentale della guerra, 1923.djvu/418

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E aveva esemplificato come lui, con la tasca piena di castagne secche, girava tutta Firenze e si godeva tutti i monumenti artistici.

Anche il signor maggiore girava tutta Firenze, ma non per i monumenti artistici bensì per vedere dove potesse mangiare.

Passava in rassegna tutti i cartellini dei prezzi esposti su le vetrine delle trattorie. — «Sformato di maccheroni alla siciliana» : mi piacerebbe tanto, ma lire tre. Tiriamo avanti! Là!

E nell’altra vetrina in via Calzaioli: «Caciucco alla livornese L. 6». — Il caciucco che mi piace tanto! ma costa troppo.

E in piazza Vittorio Emanuele, un goto, di quei gatò con incrostazioni di gelatine, di variopinti rosoli, di pistacchi, che hanno l’aspetto di un pezzo archeologico, lire tre. Oh, ma lire tre all’etto! E il signor maggiore che stava per fare un’avanzata contro la pasticceria, ordinò la ritirata.

Allora quel zampone di Modena, così bello in quella pizzicheria, dove è esposto il menù ...

Le pizzicherie a Firenze sono economiche...