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di Alfredo Panzini 85

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Giovedì, 17 Settembre.

Giorno natale di Titì in questa casetta al mare, dove ella vide il dì natale sei anni or sono. Titì dice:

— È vero che oggi è il mio giorno? Chi si invita oggi a pranzo? Viene Marino Moretti? Vai a fare la torta dolce?

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Marino Moretti! Spesso sono andato in bicicletta a trovarlo nella sua vecchia casa paterna, a Cesenatico, fiorita di gelsomini e davanti c’è il porto con le vele rosse. Ferme sono le navi, oggi che c’è la guerra. Spesso egli venne da noi.

Caro, mite, signorile Moretti! Diceva con la sua amabile voce, un po’ blesa: — C’è un po’ di guerra anche per noi. Nei giornali, non più novelle, non più poesie! La letteratura è abolita.

— E le pare un male?

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Bellaria, 19 Settembre 1914.

Sabato. Papini elenca (Giornale del Mattino) i vantaggi della guerra: La guerra in grande c’insegna per lo meno che la vita degli individui o-