Pagina:Panzini - Dizionario moderno.djvu/185

Da Wikisource.
Dor — 143 — Dov

dimani, domani; famigliare, familiare; frutte e frutta; geste e gesta; giovane, giovine; gocciola, gocciolo; grembiale, grembiule; guattero, sguattero; guscia, guscio; lacrima, lagrima; lazzaretto, lazzeretto maraviglia, meraviglia; macine, macina; occhialetto, occhialino; romore, rumore; scandalo e scandolo secreto, segreto; soggezione suggezione; viottola, viottolo. E ne’ verbi: arrossare e arrossire; ammansare e ammansire; assordare e assordire; impazzare e impazzire; indurare e indurire, e simili. Or tale ricchezza di doppioni di questa specie, che è maggiore nello lingue che han più lunga storia (e basterebbe dare un’occhiata al greco e al latino), non è male avvertire che arreca pure qualche vantaggio: di poter evitare ripetizioni monotone, scontri molesti di suoni, allitterazioni o rime, assonanze e consonanze».

Dorée: in Jeunesse dorée è locuzione comune presso di noi. V. Jeunesse.

Dormeuse: poltrona grande, elastica e profonda ove ci si sdraia come in un letto. È certo che il francese nel creare certi vocaboli significativi è felicissimo. Cfr. del resto la nostra voce poltrona da poltrire.

Doublé face: fr., detto delle stoffe, a due dritti.

Dormir con la serva: modo popolare toscano, esteso ad altre regioni, che vuol significare esser semplice, ignorante come un fanciullo. Così detto dall’uso di far dormire i bimbi con la serva?

Dormir tra due guanciali: dicesi di chi non ha veruna cagione di sospetto o timore.

               In illo tempore, quando i mortali
               se la dormivano tra due guanciali...
                              Giusti, Preterito più che perfetto.

Dorsay: fr., così chiamano i sarti l’abito maschile a falde.

Dos-à-dos: dosso contro dosso, figura di ballo in cui i danzatori si volgono lo spalle. Coi balli di Francia vennero necessariamente i nomi che noi accettammo senza modificarli, ma accontontandoci solo di storpiarli nella pronuncia.

Dossier: (radice dos, dosso) usatissimo in Francia nel senso di pratica, incartamento riguardante persona, affare, tende a penetrare nel nostro linguaggio.

Dottora: femminile di dottore e meno comune di dottoressa. Ora le donne addottorate in qualche disciplina, così fiere come esse oggi sono della loro dignità, come chiamarle? a dottora non ci si ausa e dottoressa sa di saccente, e pare contenere in sè alcuna parte di scherno o almeno di estraneo all’ideale femminista: onde è che le donne che hanno diploma di laurea, scrivono spesso sul biglietto dottore, quasi nome partecipante. La grammatica del Morandi e Cappuccini (§ 138) approva questo nuovo uso femminile di dottore. Così in fr., femme docteur.

Dottrina di Monroe: propr. è la dichiarazione di Giacomo Monroe (Mennro) 1759, 1831, presidente degli Stati Uniti d’America, che l’Unione non tollererebbe l’ingerenza di nessuna potenza d’Europa nella lotta d’indipendenza dell’America meridionale. V. Monroe.

Doublé (oro): la parola italiana press’a poco consimile è similoro. Doublé francese significa foderato, coperto cioè di lieve lamina d’oro o d’argento. Dicono anche plaqué che da noi si legge tradotto in placcato e, per l’amore alla libertà, anche placato. Doublé usasi anche in senso morale: Un giurista doublé di filosofo scrive un nostro elegante letterato.

Doubler: fr. letteralmente doppiare, spesso da noi è usato in vece di foderare; e così doublure in vece di fodera. L’italiano ha anche la parola soppannare usata un tempo, oggi quasi caduta dall’uso.

Douloureuse: nel gergo francese vale il conto, (la carte d payer).

Do ut des: do, affinchè tu dia, espressione latina, più della tristo necessità che regge la vita che di freddo egoismo. Dicesi molte volte come scherzoso intercalare quando uno, favorendo altrui, domanda in ricambio alcun beneficio.

Doventare: per diventare «è forma grossolana e da evitarsi in polita scrittura», così il Rigutini: infatti è piuttosto una allotropia di vocabolo comune in Toscana, e dal Giusti accarezzata di troppo.

Dovere: «fr. devoir, è per noi ciò che l’uomo è obbligato di fare dalla ragione,