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«impossibile» non è parola francese; motto attribuito a Napoleone I.

Impressionabile e Impressionabilità: neologismi necessari e caratteristici per indicare specialmente la disposizione morale atta a ricevere le impressioni del mondo esterno con più violenza e turbamento che — forse — una natura sana non comporti. Il popolo, dice il Rigutini, servesi all’occasione di altre maniere. Vero. Vero è che al popolo è pur poco nota l’impressionabilità. Del resto accogliendo, come la Crusca accoglie, il verbo impressionare, sia pure con esempi di dubbia autorità, potrebbero i puristi accoglierne anche i derivati.

Impressionismo: V. Impressionista.

Impressionista: chi lavora in arte secondo la impressione cercando di riprodurre la realtà impressionante, e si suole dire tanto dello scrittore come del pittore. Per ciò che riguarda l’arte del dettato, impressionista è colui che usa una speciale tecnica o maniera di scrivere e descrivere, cioè a tratti, periodi brevi, staccati, tinte forti, crude, rudi, sinistre etc. Maniera che vuol sembrar vera e semplice, quasi rendendo con immediatezza la prima impressione: spesso abusandone, è maniera artificiosa, ove non soccorra arte e vera commozione estetica. Più specialmente impressionista dicesi de’ pittori i quali difendendo questa loro maniera, dicono: «Non si cerchi più in là nei nostri quadri; noi stessi, dopo il momento febbrile e intenso dell’esecuzione, non osiamo, non dobbiamo toccarli; sarebbe un profanarli: così vedemmo, così era la nostra impressione e prima che ci sfuggisse o si modificasse nella natura ed in noi, la rendemmo così come la vedete». Di qui l’esagerazione di un concetto giusto, per sè. Poichè ogni vero artista è, e deve per forza essere impressionista, ma non questo solo e sempre giacchè l’arte è qualcosa di più che semplice impressione. È necessario, ma non sufficiente che il pittore sappia cogliere la natura all’istante, nel lampeggiare di una luce o di una tinta, che se si dilungasse in minuzie, gli sfuggirebbe, e la visione si modificherebbe, ma ciò non è tutta l’arte. Or dunque: gli impressionisti hanno un modo speciale (ed è il modo detto) di vedere e di rendere la natura e se ne sono fatti un cànone. Dal detto modo speciale, di impressione, provenne una tecnica speciale, per masse, per macchie più o meno chiare e giustificate. Ed eccoci, quasi derivazione particolare di costoro, ai macchiaiuoli. (V. questa voce). Quanto alla ragione etimologica della parola, impressioniste è voce del gergo francese: qui fait de la peinture ultra réaliste, benchè questo ultra réaliste non pare esatto; per il realista tutta la natura obbiettiva è degna di riproduzione, per l’impressionista quella specialmente che eccita la commozione estetica. Derivato, impressionismo. Forse non solo la voce ma l’esagerazione della cosa elevata a sistema d’arte, provenne di Francia.

Impreteribile e Impreteribilmente: voci pedantesche, dice il Rigutini, ma non gallicismi; dal latino in-praeter-ire, che non può o non devesi tralasciare, omettere. Accolte dalla Crusca: certo non sono gemme di parole!

Impulsivo: agg., talora sostantivo, da impulso, lat. impellere, spingere. Nel linguaggio dei fisiologi e filosofi è attributo di quegli individui e di quei temperamenti che soffrono di un difetto nel freno della volontà, cioè che passano dal pensiero all’azione in modo subitaneo e irriflessivo. L’impulso grave anormale è segno di degenerazione e di stato patologico, come l’impulso dell’omicida, del suicida, dell’epilettico, di chi è portato a distruggere. Gli individui così infelicemente da natura temprati benchè abbiano coscienza de’ loro atti sono indotti a compierli in modo irresistibile. L’impulsività si accompagna ad un senso di angoscia che cessa con la soddisfazione dell’atto. A codesta impulsività o forza irresistibile molti delitti sono attribuiti. La qual cosa è pur vera. Vero è del pari che ragioni di interesse, di passione o di partito portano troppo spesso a coprire e adonestare, con l’autorità della scienza, azioni delittuose le quali sono dovute a deliberato proposito di male, non all’indomabile forza dell’impulso anormale.