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Pagina:Panzini - Dizionario moderno.djvu/477

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Sca — 435 — Sch


Scali di Levante: V. Levante.

Scaloppina: V. Escalope: questa parola in francese antico vale guscio, conchiglia, l’escalope forse fu così detta perchè la fetta di carne è rotolata a modo di conchiglia (Littré).

Scamone: (scamòn) chiamano i macellai milanesi la groppa di culaccio de’ bovini.

Scandere: noto verbo dell’uso scolastico e vale misurare i versi e anche far ben sentire le sillabe, con intenzione. Il participio, ove occorra, è scanso (lat. scando, scandi, scansum, scandere).

Scantinare: termine dialettale, volgare: vale venir meno all’impegno, quasi stonare; da cantino (ultima corda del violino).

Scappamento: parola usata nello studio o teoria delle macchine a vapore e dei motori a gas: indica lo scaricarsi del vapore o del gas dal cilindro dove ha lavorato.

Scaramanzia: termine volgare toscano, ampiamente esteso; corrotto, forse, da chiromanzia. Il Petrocchi spiega disdetta alle carte: piuttosto stregoneria per isfuggire alla disdetta, e dicesi solitamente per celia.

Scaranto: voce regionale (Veneto) data a delle concrezioni calcaree, di poco spessore, che si trovano nei terreni alla profondità di 30 ovvero 40 cm.

Scarpa: specie di staffa di ferro in cui viene fermata una delle ruote de’ grevi carriaggi per impedire che giri, e perciò rallentare il corso nelle pericolose discese. Senso classico e popolare della parola, non sempre notato.

Scarico: nel linguaggio del commercio vale uscita di merce o di denaro. A mio scarico o a mio discarico, espressione usata per significare: a sollievo della mia responsabilità.

Scarlatto: in senso politico V. Rosso.

Scarpone: voce del gergo delle caserme: ufficiale non elegante (ordinario, rozzo).

Scarroccio: V. Deriva.

Scartamento ridotto: nelle vie ferrate (eccetto in Russia) la distanza fra le due guido interne è di m. 1.445 (scartarnento normale). Ma per ragioni di varia opportunità vi sono brevi linee secondarie in cui la distanza è di molto minore e queste strade diconsi a scartamento ridotto. Questa locuzione è usata anche in senso morale, spesso ironicamente per dire in proporzioni minori del normale e del giusto. Scartamento non piace ai puristi, ma con loro pace scartamento rimane nell’uso e carreggiata è il solco dei carri.

Scatola a stoppa: (meccanica) traduzione del fr. boîte à etoupes (ingl. stuffing box), più italianamente, scatola di guarnizione o scatola di tenuta: è una disposizione meccanica che concede all’asta di uno stantuffo di uscire senza che il vapore ne spanda.

Scavezzo: attributo di fucile, trombone, pistola che abbia la cassa in due pezzi, in modo che volendo il calcio si ripieghi sul fusto e l’arme possa esser nascosta o meglio portata. Erano proibite come armi insidiose. Voce antica, vive ancora in qualche dialetto.

Sceicco: parola araba che vuol dir vecchio, ed è titolo dato ai capi delle tribù arabe, perchè tale autorità di solito è conferita agli anziani.

Scellino: ingl. schilling = 12 pence = L. 1.26 di nostra moneta.

Scelotirbe: ter. med., vacillamento, trascinamento delle gambe nel camminare, dovuto a debolezza degli arti inferiori.

Scendere in piazza: in opposizione ai rivoluzionari da salotto o teorici, si dice scendere in piazza per agire in modo rivoluzionario, in modo attivo (le vie e specialmente le piazze sono il precipuo campo di queste battaglie).

Scent: ingl., odore: appare talora questa parola, trattandosi di nobili cacce, per indicare la traccia della selvaggina, che i cani seguono al fiuto.

Givan seguendo e’ braccia il lungo odore.

Poliziano, Stanze, I, 30.

Sceriffo: ingl. sheriff (shire-reeve), governatore di una contea o provincia, capo dell’amministrazione civile con moltissime attribuzioni. Allo sceriffo negli Stati Uniti spetta il fare eseguire le sentenze delle Corti di giustizia.

Schako: nome fr. di pesante cappello militare, vario di forma e di ornamenti secondo le nazioni ed i tempi. È voce ungherese, passata in molti linguaggi.