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Pagina:Panzini - Dizionario moderno.djvu/495

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Sol — 453 — Sop

che si dà in Sicilia alle cave di zolfo. Solfatara è il nome proprio di un cratere spento a Pozzuoli, che dà pure solfo, e questo nome venne esteso ad altri crateri in condizioni analoghe.

Solfatara: V. Solfara.

Solfeggio: sistema di lettura musicale a mezzo dei monosillabi Do, Re Mi, Fa, Sol, La, Si, tolti (i primi sei) dalle prime sillabe di ciascun emistichio dell’inno a San Giovanni, e adottati da Guido d’Arezzo per imprimere nella memoria degli scolari i tipi fonici degli elementi più comuni del canto liturgico e delle note finali dei modi del suo tempo (Ut queant laxisResonare fibris — Mira gestorum — Famuli tuorum — Solve polluti — Labii reatum — Sancte Ioannes:

               «Affinchè possano risonare le fibre indebolite,
          Guarda le azioni de’ servi tuoi,
          condona ai fallaci le colpe del labbro,
          o San Giovanni»).

Solfo o Zolfo: preferibile la prima scrittura, sì per etimologia, sì perchè il simbolo chimico di questo elemento e de’ suoi composti è S.

Solìtalre: solitario; ma detto dei diamanti che sono legati soli, è comune la voce francese.

Solitaria nell'oblio: ottonario del Grossi nella nota canzone Rondinella pellegrina, contenuta nel capitolo XXVI del romanzo Marco Visconti, il quale ottonario è popolare e si ripete con vario senso scherzoso, specie riferito a donna; e così dicasi dell’altro verso Rondinella pellegrina (abbandonata dall’amante, in cerca di avventuro, etc.).

Solitario: nel linguaggio politico ricorre talora questa parola per indicare colui il quale è indipendente, non ascritto ad alcun partito. La qual cosa in questa nostra patria, classicamente consortesca, non è lodo. Cfr. Dante:

                              A te fia bello
          averti fatta parte per te stesso.

Par. XVII, 68, 69.

Solitudinem faciunt, pacem appellant: fanno deserto (desolazione, distruzione), e la chiamano pace. Tacito, Agricola, XXX. Cfr. L’ordine regna in Varsavia.

Solivo: = solatio, in alcune terre di Toscana.

Solustro: (solustre) voce romagnola e marchigiana = riverbera del sole.

Solvìbile: detto di persona che è in grado o che gode opinione di potere sòlvere, cioè pagare un debito contratto. Astratto, solvibilità. Fr. solvable, solvabilité.

Solvibilità: fr. solvabilité. Cfr. solvibile, ed insolvibile.

Soma: misura di capacità de’ liquidi, specie del vino, equivalente a circa 76 litri: usata nel contado Riminese.

Somàtico: corporale, fisico, dal greco [testo greco] = corpo, ed è agg. spesso usato dai medici per significare qualità che si riferiscono al corpo. Nelle malattie mentali dicesi somatico in opposizione a psichico.

Somatologia: (gr. [testo greco] = corpo e [testo greco] = trattato) sinonimo di antropologia fisica.

Sombrero: voce spagnuola, usata anche in francese: indica un cappello a larghe tese per ischermo dal sole. Dicesi talora facetamente per cappello a larghe falde. Da sombra, spagnuolo, lat. umbra, ombra.

Someggiabile: che può essere someggiato, portato a soma.

Sonda: fr. sonde. Nell’uso medico dicesi sonda ogni strumento esploratore, destinato a percorrere un canale qualunque: dicesi specillo una sonda fatta di un’asticella metallica ad estremità rigonfie, usata per verificare la profondità delle ferite. Sonde piene sono le aste metalliche o d’altra materia per esplorare cavità, donde sonde vescicali, uterine, etc; sonde cave, per evacuare o introdurre liquidi nelle cavità (sonde o siringhe vescicali, esofagee, etc.). Sonda e sondare sono gallicismi ripresi dai puristi: li va confermando l’uso. Parlando del maro però si si dice scandaglio o scandagliare. In senso figurato in luogo di sondare (parmi raro) vi sono i verbi: saggiare, provare, scandagliare, specillare.

Sonzo: voce vernacola romagnola (sonz), sudicio, unto (da sugna = grasso?).

Soporìfero: che induce sopore: dotto di scrittura, libro, opera d’arte, vale noiosa, insulsa, che addormenta il lettore. Voce