Pagina:Panzini - Dizionario moderno.djvu/73

Da Wikisource.
Aut — 31 — Ava

si fece della parola automobile. V. questa voce.

Auto da fe: termine spagnuolo che letteralmente vuol dire atto di fede e storicamente significa il giudizio del Tribunale dell’Inquisizione contro un eretico. Il fuoco purificatore era di solito l’istrumento della giustizia. Auto da fe si disse poi e si dice tuttora in speciali significati per indicare distruggere, ardere. Es. la rivoluzione del ’89 fece un auto da fe dei titoli di nobiltà, feci un auto da fe delle mie lettere d’amore. Auto da fè dicesi anche in francese.

Autodidatta e Autodidattico: la seconda voce usata come sostantivo in cambio della prima. Non sono nei dizionari, nè anche in quello del Melzi, eppure sono parole usate per indicare persona che s’istruì da sè senza maestri (dal gr. autòs = stesso e didasco = insegno). Neologismo che, anche per ragione del suono, parmi non bello. Come si potrebbe dire ad es.: il Leopardi fu un autodidatta? Non saprei perchè, ma è modo che stuona. Il francese ha appunto la parola autodidacte. Il Carducci, non mi ricordo bene in qual passo, usa questo neologismo pur avvertendo che gli spiace.

Autolàtra: adoratore di sè stesso. V. Autolatrìa. In fr. è autolâtre.

Autolatrìa: neologismo derivato dal greco e significa adorazione di sè stesso. In fr. è autolâtrie.

Automatismo: gr. autòmatos = spontaneo. Nel linguaggio medico indica tutti quei movimenti che sono compiuti senza che la volontà vi abbia parte.

Automobile: dal greco autòs = se stesso e mobile: in origine aggettivo poi sostantivo per indicare quella vettura da diporto, spavento dei viandanti, elegante, signorile, docile e rapidissima in gran voga in Francia e dovunque, la quale si muove da sè con meccanismi ingegnosi e diversi, ma che però attendono ancora il loro perfezionamento. Di qual genere è il sost. automobile? Se ne è disputato in Francia e quindi anche in Italia. Il genere maschile tende a prevalere.

Automobilismo: dicesi di tuttociò che riguarda questa nuova specie di mezzo di trasporto e di signorile divertimento nel tempo stesso.

Automobilistico: aggettivo derivato da automobile. Es. gara automobilistica.

Automotrice: neologismo detto di quella vettura elettrica la quale ha in se l’apparecchio motore e rimorchia le altre. Automotore si dice di quel qualsiasi apparecchio che agisce da sè, indipendentemente dalla volontà e dall’opera dell’uomo. L’applicare questo vocabolo a dette vetture non è esatto o per lo meno è una estensione impropria del vocabolo, dovuta forse all’apparenza del moto autonomo.

Autore: nel linguaggio giuridico, colui dal quale deriva una condizione di fatto e di diritto.

Autorizzazione: francese autorisation. Noi abbiamo le seguenti molte parole: «permesso, concessione, assentimento, licenza, nullaosta», prevale tuttavia la parola autorizzazione, registrata dal Tramater senza esempi e dal Rigutini a denti stretti. Il Viani accetta il verbo autorizzare nel senso di dar facoltà ma non di confermare, render valido. Di autorizzazione non parla. La condanna il Fanfani, la registra il Petrocchi.

Autosuggestione: neol. del linguaggio medico che indica la suggestione che uno esercita su di se stesso. Derivati: autosuggestionato, autosuggestionabile, autosuggestionare. Nel linguaggio familiare spesso si usa in questo senso il verbo f montarsi o montarsi da sè.

Aux anges: la frase étre aux anges non è rara nel fine linguaggio mondano, e dicesi di chi assorto, rapito, estatico in contemplazione e desiderio, non di verità speculative, ma più sovente di raro bellezze e di amore «va in estasi, al settimo cielo», chè tali sono i modi italiani corrispondenti. Intesi dire da un popolano in Romagna era inebriato con la sua sposa. A Venezia: andar via coi anzoli.

Avallare: apporre la firma di sicurtà ad una cambiale, dal fr. avaler.

Avallo: cioè la firma di favore (V. questa parola) che, un terzo appone ad una cambiale quale sicurtà o malleveria, non è voce di Oga Magoga come dice il Les-