Pagina:Panzini - Il libro dei morti, 1893.djvu/174

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chio, — io dico solo che tutte le più sublimi verità, proclamate anche su gli affissi de le vie, non varrebbero a torcere d’un millimetro il cammino de la società; e perciò sono verità assurde o per lo meno inutili. —

— Io veda — proseguì ancora G. Giacomo, non tenendo conto de l’interruzione del compagno, — io non ho bisogno d’un cuoco francese, de la stoffa e di un abito de la foggia che ella porta; il soprabito nero che indosso è quello che mi sono fatto da sposo; i calzoni, belli o brutti che siano, furono filati e tessuti a casa mia.

E queste poche libbre di lana convertite in abiti nei momenti di riposo dai lavori campestri, costano un po’ di lieta cantilena de la donna al telaio; ma la stoffa del suo bellissimo pastrano è troppo cara, per Bacco! Quella lana trasportata al mercato, di lì a la fabbrica, poi al mediatore, quindi di nuovo al mercato, rappresenta un capitale venti volte superiore a quello vero di produzione: e tutto questo per sostenere una così miserabile popolazione di fabbrica che è capace di ricomprare in vanità ciò che ha dato in sangue, una classe di bottegai parassiti,