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G. Giacomo uscì dal tempio.

Pioveva come una nebbia frizzante e gelata, ed il silenzio cominciava ad essere rotto dal rumore grave dei carri, rapido e sonoro de le vetture.

Si vedevano come uscire da la nebbia gruppi di gente, per lo più operai, nè allegri, nè tristi, il pane sotto l’ascella, la pipa in bocca.

Gemebondo, cupo, saliva il rombo de le macchine suburbane, che chiamava i lavoratori a le officine.



Si lasciò trasportare dal caso; ed ecco presso il muro in un gran casamento vide curvo un piccolo spazzacamino, e lì presso accoccolata su le calcagna era una bambina di sette od otto anni,

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