Pagina:Panzini - Il libro dei morti, 1893.djvu/67

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perchè i re barbari avevano potuto calpestare e lacerare la sacra terra; ma l’arte, le tradizioni, il sapere lucevano sempre in alto come labaro invincibile di unità.

Dolce patria, terra santissima!

Egli congiurò, combattè sorridendo e lagrimando come un eroe dei buoni tempi antichi. In verità non fu sua colpa se una palla non lo colpì o il capestro non lo raggiunse.

Un giorno si trovò come travolto da un torrente di fuga ed esulò in Inghilterra.



Prese alloggio in una stanza al quarto piano di una via triste e remota.

Allora in Londra v’erano molti nobili esuli e molti che ne facevano professione. Egli visse solitario da gli uni e da gli altri, non per isdegno o per orgoglio, ma per un senso di pudore e di timidezza innata e dolorosa.